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Sicurezza sul Lavoro: il contributo dell’Art Thinking - 10 giugno 2025 - Bologna Fiere

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Brain Storming
Sicurezza sul Lavoro: il contributo dell’Art Thinking


10 giugno 2025, dalle16.30 alle 18.00

Fiera Ambiente e Lavoro – Bologna Fiere
Piazza Costituzione 1 Sala INAIL, Padiglione 25 – A31

La sicurezza e il benessere nei luoghi di lavoro sono ancora sul podio delle urgenze; gli infortuni sono ancora troppi, le morti non si fermano e le disarmonie sono sempre all’ordine del giorno. È una piaga indicibile, una tragedia immane. Martedì 10 Giugno a Bologna, nell’ambito della Fiera Ambiente e Sicurezza, l’Inail, insieme ad Art Thinking Project ETS in modalità di confronto aperto, ha dialogato sulle varie opportunità offerte dalle pratiche dell’Art Thinking, che mettiamo in campo con imprese e istituzioni da 20 anni, inserendo gli artisti migliori nei processi produttivi e gestionali, e ha dato inizio cominciato a una prima valutazione delle dinamiche dell’arte come mezzo di supporto per aiutare quanti operano per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori.

Naturalmente parliamo di arte intesa come pratica immaginifica per migliorare relazioni interne, focalizzare l’attenzione sui rischi e segnalare le eventualità di pericolo.

Parliamo di arte come dispositivo inedito che attiva senso e sensi, da sempre, e migliora la capacità di esprimere l’invisibile e disegnare l’esperienza che altrimenti è intangibile, valenze universali che sono state anche dimostrate dalle neuroscienze.

L’arte apre la mente, coinvolge il corpo come se fosse una seconda mente (ed è quello che è, in effetti) e ti fa vedere tutto quello che, pur invisibile agli occhi, esiste, come i pericoli e le opportunità inesplorate, perché usa e migliora la percezione invece della ragione, dando forma a emozioni ed esperienze positive e negative senza esprimerle cone le parole che, invece, non lasciano traccia nella coscienza e nell’immaginario.

Quando la creatività intelligente, quella dell’arte di processo e relazionale, pervade officine e cantieri succede che la segnaletica diventa una sorta di murales intelligente e interattivo impossibile da ignorare.

Oltre che di Olivetti e dei nostri progetti degli ultimi 20 anni, parliamo dell’esperienza dell’artista Eugenio Carmi nel secolo scorso sugli impianti di produzione dell’acciaio di Genova Voltri, dove morti e incidenti si abbassarono drasticamente grazie al suo intervento su cartelli, segnali, pratiche, relazioni e formazione.

L’ esperienza di un artista gigantesco come Carmi sugli impianti di Italsider negli anni ’50

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Oltre che sulla percezione visiva lavoriamo anche con il Sound Thinking e l’Embodied Education attraverso mappature e interventi su suoni, rumori e movimenti del corpo negli spazi.

Un’installazione luminosa cambia colore appena superi gli 85 dB e ti ricorda di indossare le cuffie meglio di qualsiasi cartello. Una performance ti fa sentire sulla pelle cosa implica manomettere un blocco di sicurezza o relazionarsi in maniera disarmonica alle persone
, e così via. Il grande artista ligure, consulente di Italsider, negli anni ’50 progettò otto cartelli antinfortunistici in lamiera smaltata: forme geometriche primarie con codici cromatici legati al pericolo e alla protezione inconscia, aggiungendovi scritte con slogan secchi (la testa!, gli occhi! le mani!).

Già prima l’ANPI (poi ENPI) tappezzava cantieri e officine con manifesti illustrati dai toni drammatici – mani bendate, caschi spaccati e slogan perentori come «Bada alla cinghia!». Segno che la grafica antiinfortunistica italiana affonda le radici negli anni ’20, anche prima delle geometrie artistiche zen di Carmi e delle esperienze con artisti e designer nelle fabbriche di Olivetti. Carmi diventò addirittura Direttore dello Stabilimento dopo l’enorme risultato positivo prodotto su infortuni mortali e su quelli gravi e meno gravi; il Sindaco di New York, nel 1965, impressionato da questa esperienza incredibile in cui arte e lavoro si erano di nuovo alleati generando enorme valore individuale e collettivo, gli dedicò una mostra chiamandola con il nome dello Stabilimento: Voltri. L’Italia invece abbandonò la strada dell’arte nell’industria, pur avendo avuto geni come Leonardo o
Michelangelo che l’arte l’hanno innestata in ogni processo produttivo, logistico, ingegneristico e urbanistico possibile.

Alla base vi erano tre intuizioni ancora attuali:
1. Proteggi la parte, non evocare il dolore.
2. Astratto è uguale a impatto immediato, quindi il cervello non archivia come burocrazia ma come scenario possibile.
3. Materiali di fabbrica + poetica visiva: il messaggio parla la stessa lingua della linea di produzione. È casa mia, è il mio corpo sociale e fisico.

Anche il gilet ad alta visibilità è street-wear fluo, e fu inventato da un designer ante litteram.

Alcuni di noi di Art Thinking Project ETS progettano dispositivi di soluzione dei problemi aziendali e istituzionali a tutto tondo e con approccio olistico dal 2003, prendendo spunto dalle pratiche dell’arte, dalle esperienze di Carmi ma anche di Bruno Munari e molti altri artisti contemporanei con i quali lavoriamo tuttora.
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Di questo si è parlato a Bologna con i vertici di INAIL e su questi altri stimoli si baserà il dialogo con INAIL, le imprese, gli esperti di sicurezza, i nostri curatori, le parti sociali e i lavoratori stessi; il confronto aperto e dialogico insieme agli artisti selezionati su queste pratiche per cercare di conoscerci e scambiarci know how, idee, conoscenze ed esperienze, e per poi insieme provare a progettare prima dei test, degli esperimenti pilota che dal piccolo esempio pratico e concreto possano arrivare a generare nuova cultura della sicurezza e del benessere in tutti i luoghi di lavoro.

Il Brain Storming è stato nutriente, stimolante e finalmente ha aperto la mente a tutti i presenti su quanto e come l’arte, intesa come approccio e non come oggetto, intervenga sulla percezione e l’istinto in modo enormemente benefico e molto più potente delle parole.

Come ha fatto Eugenio Carmi di cui qui potete vedere un video geniale, commovente e illuminante.

Un appello alle imprese che INAIL e Art Thinking Project fanno per il bene della collettività.

Francesco Cascino

Art Consultant. CoFounder e Direttore artistico di Art Thinking Project

IL PROGRAMMA E I RELATORI DI MARTEDì 10 GIUGNO

imageIL PROGRAMMA E I RELATORI DI MARTEDì 10 GIUGNO

16,30 Apertura dei lavori

Modera: PierPaolo Forte
Ordinario di Diritto Amministrativo, Direttore Comitato Scientifico di Art Thinking Project ETS

16:30 – 16:40 - Ester Rotoli
Direttore centrale Prevenzione, INAIL

16:40 - 16:50 -
Nunzia Catalfo
Componente CdA INAIL ed ex Ministra del Lavoro

16:50 – 16:55 - PierPaolo Forte

16:55 – 17:05 - Francesco Cascino
Founder e Direttore artistico Art Thinking Project ETS

17:05 – 17:15 - Filippo Riniolo
Artista relazionale

17:15 – 17:20 - Massimo Maggio
Direttore Strategie Culturali di Art Thinking Project ETS


DISCUSSANT:

17:20– 17:25 - Giampaolo Dal Lago
Ex Dirigente di imprese industriali, Senior Partner di Art Thinking Project ETS

17:25 – 17:45
La sicurezza sul lavoro nelle attività artistiche e archeologiche, il ruolo e le esperienze dell’INAIL: Maria Teresa Settino, Inail, Dipartimento Innovazioni Tecnologiche e Raffaella Giovinazzo, Consulenza Tecnica Salute e Sicurezza INAIL.

17:45 – 17.50 - Stefano Stravato
Innovation Manager Agenzia
Impronta, Partner di Art Thinking Project

17:50 – 18:00
Conclusioni – PierPaolo Forte


Info su: www.art-thinking-project.net - info(at)art-thinking-project.net
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