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Rigenerazione e Distretti culturali

Rigenerare, riqualificare, trasformare, riutilizzare: il trend del momento è tutto sintetizzato in queste parole. Le usano tutti e in tutto il mondo, ma questo non vuol dire che non siano espressione di valore. Anzi.

Non è che abbiamo cambiato il nome al Colosseo solo perché è diventato una cartolina per turisti annoiati; si chiama così perché altrimenti non avrebbe la sua identità. Resilienza e rigenerazione sono termini che rappresentano concetti fondamentali.

Per me e per tutta la mia community la rigenerazione è un concetto strategico e vitale; da oltre dieci anni la chiamiamo rigenerazione umana invece che urbana perché il sottoscritto, insieme agli artisti, gli architetti e i curatori del mio network - insieme agli abitanti, a seconda dei casi - progetta partendo dalle identità delle persone, quelle antiche e quelle che ancora non vediamo, dai loro desideri reali, dai loro sogni e dai loro bisogni, dalle radici autentiche. Non dalle mura.
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Hub, Centri e Distretti culturali nel mondo evoluto

Insomma abitare, accogliere, vivere e convivere è una questione antropologica e tutto deve partire dalla neurobiologia di cui siamo fatti: noi ragioniamo per immagini. Ed è proprio l’immaginario che nutriamo con gli artisti migliori.

In questa sezione potete leggere di esempi mondiali di rigenerazione urbana o di paesaggio e territorio dove le aree dismesse o i quartieri degradati sono stati trasformati in luoghi di cultura, distretti culturali e multidisciplinari veri e propri dove persone, imprese, artisti di ogni genere (dalla danza al teatro, dall’arte alla musica), scuole, politici e investitori si incontrano ogni giorno e tutti insieme decidono lo sviluppo economico territoriale attraverso, appunto, gli interventi, gli approcci e le visioni dell’Art Thinking, le pratiche dell’arte che fanno emergere valori e valenze invisibili e vitali.

Leggete qui sotto e, quando potete, visitateli: i Distretti e i Centri culturali di nuova generazione sono esperienze indelebili. Io ci vado ogni volta che posso, anche in vacanza. Cultura è il participio presente di coltivare, non accademie e biblioteche annoianti ma dispositivi relazionali di stimolo, sviluppo dell’immaginazione e divARTImento intelligente.

Sotto: La Friche de la Belle de Mai, Marsiglia. Distretto culturale e incubatore di arte e impresa.
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Art district: cooltural and intelligent places

Di seguito, i web site di alcuni dei luoghi di rigenerazione da archeologia industriale, recupero dal degrado e trasformazione urbana che hanno dato vita a nuovi distretti culturali trasversali e multidisciplinari che, a loro volta, generano innovazione sociale e imprenditoriale, crescita dei cittadini, incontro tra culture che non dialogavano, sviluppo territoriale, confronto tra generazioni. E quindi nuove economie, impresa, turismo culturale e investimenti da tutto il mondo.

Ars Electronica Center (Linz - AU)

Spinnerei (Lipsia - DE)

MuseumsQuartier (Wien - AU)

La Friche de la Belle de Mai (Marsiglia - FR)

OGR. Officine Grandi Riparazioni Torino (Italia)

Ruhr Cultural Center (Essen - DE)

OO KulturQuartier (Linz - AU)


High Line Art Park (NYC - USA)

Pragovka Art District (Praga - CZ)

Platoon (Berlin - Seoul - Mexico City)


Bethanien (Berlin - DE)


Sammlung Boros (Berlin - DE)

Manufaktura (Lodsz - Polonia)


Wester Gasfabriek (Amsterdam - NL)


Wynwood Art District (Miami - FL - USA)

798 Art District (Beijing - China)


Ex Manifattura Tabacchi (Firenze - Italia)

Abomey-Calavi (République du Bénin)



imageHigh Line New York City. Rigenerazione e trasformazione della sopraelevata in un parco di arte, aggregazione, passaggio e intrattenimento culturale aperto e gratuito con orti urbani e laboratori cittadini di sperimentazione e innovazione sociale
imageLa ex fabbrica di cotone Spinnerei di Lipsia è oggi uno dei primi e più importanti distretti culturali multidisciplinari al mondo. Ci sono 300 artisti che lavorano in aziende come Amazon, Mercedes, Porsche e molte altre, inseriti nell’organico strategico, non nella comunicazione ma nei processi industriali ed economici. Ci sono cinema, ristoranti, studi d’artista, gallerie, negozi, ricerca. Questo luogo straordinario attrae ogni anno milioni di investitori, collezionisti, imprenditori e visitatori colti e attenti all’evoluzione che portano in città nuova linfa e miliardi di euro.
Ruhr, ex acciaierie (Germania)image
imageNorvegia, Statoil Fornebu
imageHigh Line New York
Milano - Biblioteca degli Alberiimage
imageIl vecchio porto fluviale di Amburgo trasformato nella sede di centinaia di imprese
imageMade in Cloister, Napoli
imageLipsia, la nuova università sorta su edifici un tempo industriali
imageCastelmezzano (PZ), intervento di illuminotecnica
imageWynwood Wall, Miami Downtown. Il più riuscito esperimento di lotta al degrado del mondo: da quartiere più pericoloso d’America a distretto culturale con 24 gallerie d’arte e 114 luoghi di design.
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