Ravello Lab 2025: Turismi e Culture
Ravello Lab è uno spin off del Festival di Ravello, inventato da Alfonso Andria, Presidente del Centro per i Beni culturali di Ravello, Claudio Bocci (ex Direttore di Federculture) e altri per dare vita a un Think Tank che dal 2006, oggi sono vent’anni, si confronta per tre giorni con una quarantina di specialisti e professionisti trasversali, tra giuristi, economisti, direttori di accademie, teatri, musei e fondazioni, responsabili di strutture pubbliche e private, dirigenti ministeriali, politici e amministratori sulla situazione della cultura e di tutti i suoi operatori, ed elabora proposte e visioni inedite a favore delle arti. Dal 2019, su mia proposta, ai tre giorni partecipano anche Curatori e Artisti.
Dopo qualche mese di ulteriore riflessione, ognuno di noi ormai distante da Ravello, il risultato del lavoro dei Panel viene consegnato al Governo nazionale, al Ministero della Cultura e alle Amministrazioni locali che ne facciano richiesta, sotto forma di "Raccomandazioni di Ravello Lab", che sono il frutto dell’elaborazione di teste pensati e professionisti titolati al massimo livello per supportare le arti e tutti gli operatori con leve fiscali, giuridiche, amministrative e legislative di nuova generazione e provenienti da chi ha competenze ed esperienze.
Noi di Art Thinking Project ETS siamo stati sempre ben rappresentati: il nostro Presidente del Comitato tecnico scientifico è Pierpaolo Forte (CdA di Pompei, Ordinario di Diritto amministrativo), Chair di uno dei due Panel di lavor di Ravello Lab (che quest’anno erano tre), da 15 anni coinvolto nel Think Tank e nel Comitato scientifico di Ravello Lab.
Come funziona
Si comincia il giovedì in plenaria, presentando ospiti internazionali che mettono sul tavolo le questioni attinenti il tema in oggetto, estratto anno per anno dai dibattiti e dai problemi più scottanti da risolvere; relatori di chiara fama espongono la situazione internazionale e le loro considerazioni.
Tutto il venerdì è dedicato al lavoro nei Panel; i gruppi si dividono in due o tre, ogni Panel ha un tema limitrofo alla questione centrale e un Chair che conduce i lavori e che presenta una serie di stimoli, coadiuvato da due Key Note Panelist che, a loro volta, introducono una serie di riflessioni per aiutare il Panel ad avviare la discussione e le varie esposizioni.
Quest’anno ero nel Panel di Forte che, nell’ambito del tema generale Turismi e Culture, si è occupato delle produzioni culturali per le trasformazioni: come le arti e la cultura trasformano persone e luoghi, e come si può collegare la cultura al turismo, facendolo diventare viaggio, scoperta, esplorazione, apprendimento; perché la cultura non si fa per i turisti ma per il mondo e, in particolare, per i cittadini che vivono in quel territorio, altrimenti diventa orpello decorativo senza linfa né trasmissione di sapienza per le popolazioni e i luoghi interessati. Quest’anno c’erano Giulia Piscitelli, una grandissima artista napoletana, ed Eugenio Tibaldi, un grandissimo artista piemontese, che hanno dato visioni e contributi fuori dall’ordinario, aprendo strade nuove e inedite come solo loro sanno fare. Art thinking puro al servizio di imprese e istituzioni, cittadini, società e sviluppo.
A volte Cristo dà il Panel a chi i denti li ha
La cosa interessante è che nessuno arriva mai con un discorso prestabilito, perché tutti comprendiamo che saranno gli stimoli on going a formare e informare le nostre visioni, aggiornandole e facendole diventare utili e partecipate attivamente. Un brain storming intelligente e informato come ce ne sarebbe bisogno ogni giorno e come noi di Art Thinking Project proviamo a fare e suggerire nel lavoro e nella vita.
A fine giornata, dopo aver ascoltato tutti e tutte e dopo aver dialogato in modo fertile e stimolante come in poche altre occasioni, ogni Chair sintetizza le idee, le proposte e le visioni che sono venute fuori e, al mattino seguente, di nuovo in plenaria, le presenta a sessioni riunite. Un lavoro enorme, difficile, complesso. In questo modo tutti sappiamo tutto e possiamo arricchire la conoscenza dei fenomeni complessi della cultura e della società che, da sempre, viene alimentata e migliorata dalla cultura dinamica ed evolutiva.
Abbiamo un disegno
Durante la presentazione a sessioni riunite, Forte ha proiettato i disegni che Tibaldi ha fatto durante i lavori del Panel sulle produzioni culturali: l’aula era estasiata. Finalmente tutti hanno capito quanto valore e quanta potenza portano l’arte e l’immagine intelligente quando si aggiungono alla parola... la differenza di comprensione e illuminazione di chi ascolta è enorme.
A fine lavori ci si sente come quando finivano le gite: Ravello Lab è una Community meravigliosa e Alfonso Andria è instancabile nel tenerla insieme da 20 anni.
Una volta mature, le proposte, sotto forma di disegni di legge e di provvedimenti fiscali, vengono inviate al governo e alle amministrazioni.
Perché artiste e artisti in un think tank
Se vogliamo parlare di leggi, procedure, incentivi, leve fiscali e vere politiche culturali che innervino di benefici permanenti la società intera, imprese comprese, bisogna che a monte di questi processi ci siano i protagonisti che vivono in trincea, e che siano curatori e artisti titolati da risultati concreti, altrimenti l’errore di fare solo teoria, che ci ha portati al disastro in ogni snodo strategico della vita pubblica e privata di oggi, si ripete all’infinito. Per non parlare del loro pensiero laterale, necessario più che mai in ogni forma e in ogni contesto. Noi lo innestiamo nelle imprese e nella trasformazione urbana, sappiamo bene quali e quanti benefici porta.
SEF Consulting, Società di Consulenza strategica e Finanza agevolata, da sempre caratterizzata dalla trasversalità delle competenze e interessata allo sviluppo delle soft skill attraverso la disruptive culture, ha dedicato una serie di articoli sui temi di cui si è poi discusso a Ravello sul suo house organ Acta non Verba; potete leggerli qui, ci sono riflessioni e interviste a professionisti e artisti davvero nutrienti.
Ognuno di noi aspetta il prossimo Ravello Lab come da piccoli si aspettava il Natale; dovrebbe essere così ogni giorno, dovremmo fare in modo che sia così in ogni sede, contesto, situazione e progetto temporaneo o permanente.
Ravello Lab ha bisogno di tutti e tutti hanno bisogno di noi.
Dacci oggi il nostro Panel quotidiano.
Francesco Cascino
Art Consultant - Cultural Projects Curator
CoFounder, Presidente e Direttore artistico di Art Thinking Project ETS
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La sessione finale plenaria
