Workshop su passaggi e paesaggi, il segno dell’uomo sul territorio, la vigna, la vite, la vita, il vino e l’arte.Ottobre 2016, Cortona, Toscana. A cura di Francesco Cascino.
Anche il vino, come l’arte, è frutto della fantasia sensata dell’uomo. Fantasia e realtà invisibili finché non diventano prodotto. In vino veritas, dicevano i latini che conoscevano la natura dell’uomo ben oltre quello che alcuni automatismi sociali impongono, vuol dire due cose: se bevi dici la verità, e la verità è nascosta nel vino. Ben oltre le etichette, mi verrebbe da dire. Per noi esplorare i Tenimenti e parlare di arte collegandola al vino e alla pratica agricola è stata un’esperienza di apprendimento e conoscenza unica, come errare humanum est, che non vuol dire solo sbagliare ma ancche esplorare senza meta, come i Flaneur, che trovavano i luoghi a loro congeniali proprio perché giravano senza perimetri né confini. Gli stessi confini che il vino ti toglie, facendoti assaporare la libertà di esprimerti. La forma della vigna e quella dell’intero paesaggio si fondono e diventano paesaggio di_vino, a sezione aurea, ad accogliere il lavoro e il passaggio di donne e uomini che lo trasformano in coltivazione, coltura e cultura.
Di questo abbiamo parlato in quei tre giorni di inizio Ottobre del 2016 e, per comprendere tante altre cose, lo abbiamo fatto attraverso i simboli dell’arte e degli artisti che, presenti nell’azienda con le loro opere ambientali, oppure richiamati proiettando le immagini millenarie da Stonhenge all’arte contemporanea, ci hanno accompagnato in questa esperienza tra passaggi e paesaggi.


















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