
Siamo partiti tutti insieme proprio dall’opera che sintetizza la storia di Matera alla maniera dell’artista, allegorica e criptata, e siamo arrivati fin nel cuore dei Sassi di Matera, camminando ed esplorando le periferie della città, tra le più interessanti al mondo, progettate negli anni ’50 da architetti del NeoRealismo come Aymonino, De Carlo, Piccinato a seguito dell’esodo forzato dai Sassi.
Le esplorazioni in_formative sono proseguite per tutto il 2019.
Attraversando questo ponte ideale e urbanistico con artisti e architetti che ce ne hanno raccontato gli aspetti salienti e interessanti per le nostre vite oggi, abbiamo compreso come il termine periferia sia obsoleto e pericoloso, e come escluda fette importanti di cittadini dalla vita culturale della città perché li esclude dalla percezione del significato di centro.
Con gli artisti Dario Carmentano e Giuseppe Stampone, con l’architetto Eugenio Cipollone e con tanti altri amici, abbiamo prima esposto le basi teoriche, poi osservato con sguardo laterale le architetture, partendo dall’opera di Stampone, e infine camminato dialogando con i partecipanti per farci un’idea nostra di come siano stati immaginati contesti seducenti e immortali, arrivando a capire fino in fondo dove ognuno di noi vorrebbe vivere in simbiosi e armonia con luoghi e persone.