21 Giugno 2018, Ostiense e Centrale Montemartini, Art Thinking ante litteram
Ostiense è il quartiere di Roma dove per prime si sono affacciate le attività produttive italiane, a cominciare cioè dal dopo unità d’Italia nel 1861. L’intera area in cui insistono sia gli impianti di produzione di vapore prima e di energia elettrica poi, insieme ai vecchi insediamenti industriali dell’ENI, i Gazometri, le idrovore per l’estrazione dell’acqua e tutto l’armamentario precedente alla rivoluzione industriale vera e propria, ci parlano di una Roma che non si immagina, una Roma della produzione industriale. Così come non si immagina che Roma è la città dell’artigianato, si pensi solo a CineCittà che è un piccolo esempio delle capacità manifatturiere dei romani ignorate a livello mondiale ma ben conosciute da Hollywood e investitori illuminati.
Con lo spirito di sempre, cioè l’esplorazione di quello che il mainstream non dice, attraverso gli occhi laterali dell’arte e degli artisti, dei curatori e degli architetti, il 21 Giugno 2018 abbiamo visitato la Centrale Montemartini (quando eravamo ancora Arteprima) e gli ex Mercati Generali, passeggiando in modalità flaneur per tutta Ostiense ma dedicando particolare attenzione alle due mete citate. Anche perché Centrale Montemartini è un luogo unico al mondo, come vedrai dalle foto sotto, dove enigma, arte, armonie, lavoro, ingegno e visione si fondono in una sola valenza: quella che Olivetti chiamerebbe Impresa bella.
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La Centrale Montemartini è un museo unico al mondo dove si trovano sculture e statue dell’antica Roma insieme ai macchinari industriali per la produzione di vapore ed energia del 1912. Un luogo intelligente per antonomasia dove la matrice unica di arte, impresa e lavoro sono visibili e tangibili, per quanto distanti nell’immaginario collettivo. Nel 1997 la Centrale è stata trasformata in un museo e oggi ospita collezioni importanti della Roma antica ma anche qualche mostra temporanea di grande interesse, oltre che macchinari che testimoniano la grandezza dell’immaginazione umana.
L’arte e l’industria convivono in questo luogo magico e potente a sottolineare che non solo la nostra fisiologia neurobiologica può mettere al mondo opere d’arte che prima non c’erano e che ci spiegano il mondo con altre forme, ma può dare alla luce anche opere dell’ingegno assolutamente inedite che rispondono a sogni e bisogni, quelli che l’arte indaga e fa emergere dall’invisibile con i suoi dispositivi di aumento dell’intelligenza emotiva, che poi impresa e lavoro risolvono concretamente.
Un’alleanza che è naturale prima ancora che necessaria e culturale.
Gli ex Mercati Generali, invece, sono destinatari - da anni - di un progetto di rigenerazione urbana e riqualificazione imprenditoriale inclusiva altrettanto unico e strategico, fermo però alle pastoie della politica, per usare un eufemismo. Un’area dove i Cesari avevano inventato il mercato di ogni bene sottratto alle colonie, che oggi langue nell’abbandono totale, mentre potrebbe diventare un luogo di incontro e scambio tra generazioni e diversità, quindi di aggregazione di quartiere e di incontro con viaggiatori e romani da ogni angolo. Per raccontare la storia nella sua versione corretta e scriverne una nuova con protagonisti i romani di oggi.
FC _ 22 Giugno 2018
Ex Mercati Generali _ Ostiense
Zona Gazometri, Centrale Montemartini, TAG_Talent Garden Coworking, ex ENI, Distretto tecnologico Ostiense