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Giuseppe S

GS disegna come Michelangelo, pensa come Leonardo e informa come Cattelan. La maestria tecnica di questo artista italiano è davvero una delle cose più somiglianti al genio che si siano viste negli ultimi anni, tutte le opere che vedrai scorrendo sono disegnate completamente a mano libera e a penna Bic, compreso Nelson Mandela che vedi sopra, un’opera commissionata da una mia collezionista. Ma a lui interessa la trasmissione informante della forma, non solo la sua capacità descrittiva ma quella espressiva.

Usa la penna (a volte anche grafite e matita su tavola o carta giapponese, oppure olio e acrilico su tela) perché è lo strumento a più alto contenuto di olio che ci sia, quindi è la metafora di un pennello. Le immagini che disegna arrivano tutte da Internet quindi l’intenzione dell’artista è riappropriarsi del tempo artigianale per ridare a cose, luoghi e persone la loro vera identità, facendo recuperare a noi il senso della realtà che quelle cose perdono nella liquidità della rete. Lo scopo è riportarle a una dimensione spazio temporale contemporanea ma autentica. Perché una storia si scrive con la penna, come un libro, e richiede il tempo e il ritmo del cuore. E poi disegna i tag come fossimo in rete, ma siamo nell’arte dove la georeferenza produce immaginario e informazioni sensoriali.

A lui piace avere come riferimenti Piero della Francesca, Cattelan e Duchamp, per via dell’ironia e del paradosso creativo che da sempre inserisce nelle sue opere, usando disegno e letteratura come unicum narrativo ed espressivo, capovolgendo la dittatura del vocabolario e della grammatica prevalente.

Nella mia collezione personale ci sono ben 7 opere di questo artista invitato nelle Biennali di tutto il mondo e presente in Biennale a Venezia già due volte, compresa quella del 2022 con le opere del Gran Sasso e del pantone che vedrai scorrendo le immagini sotto. Fai questo esercizio di intelligenza artificiale e vedrai quanto vale molto di più quella mentale: guarda la montagna disegnata in bianco e nero, poi guarda il pantone, infine riguarda la montagna. La tua mente colorerà in modo spontaneo, autonomo e personale quella montagna con i colori che avrà introdotto inconsciamente dal pantone.

Dalla serie The Architecture of Intelligence ad Abecedario fino a Global Education, Emigration Made e così via, l’artista produce cicli concettuali che prendono il nome dagli schemi educativi e istituzionali prevalenti che influenzano le nostre vita dalla nascita e che lui, con l’arte della penna Bic che da sempre descrive i destini e le storie dell’Uomo con il tempo dilatato della scrittura, vuole capovolgere.

Sono sempre tutte opere disegnate a mano libera su vari supporti, a seconda dell’idea che vuole rendere: dalla carta al cartello stradale c’è sempre di mezzo un rimando, una metafora, una rottura di schema che rivela le imposizioni del pensiero prevalente e le vie di fuga da questi sistemi costrittivi che standardizzano la vita e le visioni.

Dispositivi di senso e riflessione divertenti e sorprendenti propri dei grandi maestri dell’ironia italiana della Magna Grecia. Lui si definisce una fotocopiatrice intelligente perché la maggior parte delle immagini sono identiche al vero ma ridisegnate proprio per ridare dignità di vero all’immagine ritratta.

GS lavora anche su committenza privata e pubblica, come gli artisti del Rinascimento, appunto, disegnando famiglie e storie personali dei collezionisti che lo richiedono attraverso rimandi, ricordi e memorie che raccontano la vita delle persone ritratte.

La sua capacità descrittiva è magistrale, davvero rinascimentale, potentissima e raffinata ma l’arte del cambiare il punto di vista è molto più interessante, utile e preziosa al nostro senso critico ed estetico, che non è quello cosmetico. Disegna perché il tempo richiesto è identico a quello della bottega rinascimentale dove, in effetti, prendeva forma il futuro.

Scorri le immagini.

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Le opere, tutti disegni a penna Bic e a mano libera

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Segnali ravvicinati. Penna Bic su carta poi plastificata su cartello stradale. Dimensioni variabili, opere uniche.image
Segnali ravvicinati. Penna Bic su carta poi plastificata su cartello stradale. Dimensioni variabili, opere uniche. image
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