ARTE: AMORE E PSICHE (X Episodio)

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Per il ciclo ARTE: AMORE E PSICHE

ETICA ED ESTETICA IN EPOCA DI INTELLIGENZA ARTIFICIALE

a cura di Francesco Cascino e Azzurra Immediato

Venerdì 12 marzo 2021 ore 19,00

È stata una serata straordinaria, nutriente e appagante. Potete rivederla qui o sul mio profilo Facebook. Per sempre.

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Ne abbiamo parlato con:
Gianvirgilio Cugini (Avvocato e collezionista, esperto di AI)
Elena Giulia Rossi (Curatrice, Direttrice editoriale di Arshake)
Luca Trevisani (Artista)
Azzurra Immediato (Storica dell’arte e Curatrice)
Moderava:
Francesco Cascino (Art Consultant)

Stavolta l’argomento è vasto, cruciale e in continua evoluzione, quindi davvero fondamentale per comprendere la complessità del presente, oltre che per approfondire il rapporto tra etica e automatismi funzionali. Infatti dopo le relazioni sono intervenuti diversi partecipanti dal pubblico. Abbiamo finito alle 22.

Le domande erano e sono moltissime: l’AI sostituirà anche la nostra creatività? Quanto si è dimostrata coerente con l’etica e gli obiettivi che si è data, nelle verifiche a cui l’hanno sottoposta gli artisti fino a ora, dalla mostra del MAXXI alla Biennale del 2019?

Le macchine intelligenti che eseguono, imparano, creano e collaborano ci impongono di riprogrammare i nostri processi non solo aziendali ma anche mentali. Ma loro hanno desideri, sofferenze, curiosità come ce l’hanno gli artisti, e conoscono il territorio, i luoghi, i sogni, elementi imprescindibili per fare arte vera?

Nel 1992 l’Art Consultant Jeffrey Deitch scrive che, dopo la scoperta dell’IO che ha caratterizzato la modernità e la sua disintegrazione nell’era postmoderna, è la volta della ricostruzione dell’IO nell’era Post Human.

Ne abbiamo parlato con gli esperti che portano quotidianamente le loro testimonianze dirette su rischi e opportunità, variabili aperte e relazioni con l’intelligenza umana, per sua natura in continua evoluzione e, soprattutto, teoricamente fondata sull’etica.

Gli ospiti tutti possono sempre intervenire con domande e riflessioni, appena concluse le esposizioni dei relatori.

Come in un vero bar.

Ci vediamo al prossimo WebinBar.

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Luca Trevisani - Wireless fidelity - opera selezionata per la mostra del MAXXI sull’Intelligenza artificiale, tenutasi nel 2018 e 2019. image
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“L’arte nasce dal desiderio, dalla sofferenza, dalla curiosità. Le macchine hanno questi elementi?”

In questa domanda di Luca Trevisani che abbiamo avuto l’immensa emozione di ascoltare ieri sera, c’è tutto. L’apprendimento nasce dalle domande, non dalle risposte.

Ma andiamo per ordine.

La presentazione di Gianvirgilio Cugini, precisa e sintetica, di circa 100 anni di storia dell’Intelligenza Artificiale ci ha consentito di comprendere a che punto è la ricerca e come questa sia vitale per gestire fenomeni complessi come i vaccini, la loro organizzazione e quella di migliaia di attività dell’uomo che l’uomo stesso non ha la capacità mnemonica di tenere insieme. Siamo oltre Minority Report e questo, grazie a Gianvirgilio, oggi ci è chiaro anche in termini concreti.

Le riflessioni di Luca Trevisani, le sue opere e soprattutto le sue pratiche artistiche ci hanno fatto comprendere che la ghiandola pineale, il Terzo occhio, l’anima, l’inconscio, chiamatela come volete a seconda delle varie culture degli emisferi, comprende (nel senso di capire ma anche di contenere) gli elementi vitali di una scelta milioni di volte più velocemente ed efficacemente della mente.

Ovviamente non parliamo di mente intesa nella sua globalità; parliamo di mente intesa come razionalità, prudenza, paura di usare il proprio istinto immaginifico, perimetro timorato di Dio o, meglio, di quello che le religioni di Stato o di Chiesa ci abbiano disegnato. In realtà nel WebinBar di Dicembre con Don Francesco Cosentino, sacerdote membro dello staff del Segretario di Stato del Vaticano, ci siamo sentiti dire che le parole di paura e proibizione usate dalla Chiesa per duemila anni sono sbagliate; Dio è libertà e gli artisti avrebbero dovuto essere gli unici a trasmettere la sua parola perché le immagini mentono meno del verbo. Noi lo diciamo da sempre e sono morte milioni di persone per difendere questa libertà. Resta il fatto che imparare a sentire porta evoluzione e comprensione molto più di ascoltare, così come vedere in_forma più di guardare.

Detto da un sacerdote che lavora con il Papa non è poco.

Elena Giulia Rossi ci segnala il fatto che gli artisti arrivano prima a comprendere pregi e difetti dell’evoluzione e della tecnologia, da sempre, e ci ha portato alcuni esempi. Chiunque abbia studiato i Futuristi lo sa bene. Se avessimo dato attenzione profonda alle opere di Marinetti & company avremmo capito che la lezione va ben oltre la velocità, le macchine e l’industria; la lezione profonda è che siamo nati biologicamente in un modo e non dobbiamo andare contro natura, pena diventare uomini che corrono su piedistalli che gli impediscono qualunque movimento in avanti che porti benefici concreti. Lo ha spiegato bene Dario Carmentano nel suo intervento: molte cose non sono perfettibili.

Quindi, come dice Luca, viene prima il perché, prima il chi siamo e come siamo fatti, prima dove vogliamo andare, poi le applicazioni della ricerca. In questo modo non possiamo sbagliare e riusciamo a produrre equità, libertà vera, benessere senza fermare il processo scientifico di evoluzione, che però passa dall’arte, cioè dalla capacità di formalizzare quello che si immagina ma non si vede.

Infine Azzurra Immediato ci dice che l’arte è una pratica che attiva nuovo senso attraverso i sensi e lo fa a prescindere dai contenuti e dai temi; vale per l’AI come per le imprese perché il metodo di approccio, approssimativo e collegato al Terzo occhio, prende, comprende e contiene ogni variabile possibile perché ridà forma a quel che ancora non si vede. Ma si sente.

Insomma grazie.

Grazie a chi ha partecipato e grazie ai nostri generosi e preparatissimi relatori.

Grazie agli interventi illuminanti di Pier Paolo Forte, Dario Carmentano, Ettore Landini, Alessandra Bia, Vito Colavitti e tutti gli altri.

Grazie per illuminare il cammino insieme a noi nell’ora più buia. Torneremo a farci illuminare davanti al camino perché la nostra natura è di esseri pensanti, certo, ma attraverso i sensi, le mani e i profumi, i suoni e i gesti, il tatto e il contatto. Non c’è intelligenza senza emozioni, questo è certo.

A proposito di contatto, se volete informazioni sui relatori e sull’artista Luca Trevisani (oltre a vedere la sua mostra a Genova, aperta sabato 7 Marzo 2021), potete contattarmi in privato.

Se volete iscrivervi ad ARTEPRIMA dove queste discussioni avvengono quotidianamente, sul Gruppo di Facebook o attraverso i canali digitali, al momento (ma poi avverranno di nuovo dal vivo, in aula o mentre esploriamo luoghi geniali che suggeriscono nuove visioni a ogni passo, come avviene da 11 anni), ci trovate a questo link della sezione no profit: Arteprima per il Sociale

Sul mio web site trovate informazioni sui WebinBar passati e su quelli futuri (i prossimi sono il 26 Marzo e il 9 Aprile e stiamo programmando gli altri) e mille altre informazioni se vi mettete comodi in modalità Art Exploring e vi lasciate guidare dalle immagini.

Qui potete vedere o rivedere
il nostro meraviglioso WebinBar di ieri, oppure potete farlo sul mio profilo Facebook dove resterà per sempre. Come la meraviglia che ci avete regalato ieri sera.

Vi aspetto.

Abbracci,
Francesco
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