ARTE: AMORE E PSICHE (Info e link per rivedere il XII episodio)

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Per il ciclo ARTE: AMORE E PSICHE
SIMBOLI E SIMBOLOGIE NEL TRILLENNIO
Andato in onda Venerdì 9 Aprile 2021 alle ore 19
a cura di Francesco Cascino e Azzurra Immediato
A questo link puoi rivedere una serata che molti hanno definito memorabile.
Passcode: Vn.4eLBW

Ne abbiamo parlato con
Vito Colavitti (Architetto)
Giacinto Di Pietrantonio (Curatore)
Luigi Presicce (Artista)
in dialogo con
Azzurra Immediato (Curatrice)
Francesco Cascino (Art Consultant)

Sul tavolo molti temi e risvolti fondamentali legat al simbolo e alle simbologie. L’uomo trasforma in simboli gli oggetti e le forme, e li esprime per mezzo delle arti e della religione, da qui l’estrema importanza dell’arte di qualità. Il linguaggio simbolico come violazione del mondo. Il Ready made: Duchamp homo simbolicus. Le opere e la ricerca di Luigi Presicce dove simboli e miti antichissimi prendono forme contemporanee e tornano a trasmettere informazioni preziose e vitali. E molto altro.

Abbiamo imparato come l’uomo crei simboli da almeno 4 milioni di anni, e che l’arte è la stessa urgenza espressiva di quel tempo, quindi è connaturata alla nostra biologia e alla psiche. Una serata indimenticabile che puoi vedere o rivedere al link sopra. Sotto vedi le immagini che abbiamo proiettato.

L’argomento è vasto, antico, complesso e affascinante, come ogni tema che attenga alla sfera del mistero. In realtà il simbolo riguarda la nostra vita molto più di quello che immaginiamo. Ne abbiamo parlato venerdì 9 aprile con Vito Colavitti, docente, architetto, socio di Arteprima no profit e grande esperto di simboli, con Luigi Presicce, un artista che da sempre indaga simboli e significanti nella sua ricerca, e Giacinto Di Pietrantonio, docente a Brera, membro del Comitato scientifico di Arteprima no profit, storico dell’arte e curatore di contemporaneo, in dialogo con i due curatori del WebinBar, Azzurra Immediato (del Board Esecutivo di Arteprima) e Francesco Cascino, ideatore del ciclo ARTE: AMORE E PSICHE, Art Consultant, presidente e direttore artistico di Arteprima.

Abbiamo cominciato analizzando etimologia, definizione e struttura del simbolo, partendo del simbolo più antico, la volta celeste. L’uomo fa l’esperienza del cosmo, del moto degli astri, del sole e della luna e trasforma "inconsciamente" in simboli gli oggetti e le forme, e li esprime per mezzo della religione e delle arti figurative. Arte e religione: orizzonte di senso (e non di scopo) e apertura all’alterità.

Abbiamo cerchato di comprendere il linguaggio simbolico come violazione del mondo, ambiguità simbolica vs. criteri assoluti di certezza, arrivando al ready-made: Duchamp homo simbolicus che trasforma un orinatoio in un simbolo che attinge alle tradizioni e alla contemporaneità. La modalità di approccio è la stessa dei simboli religiosi.

Messi in campo gli elementi essenziali, abbiamo aperto il dialogo con e tra gli altri relatori, con la presentazione dei lavori e della coltissima e raffinata ricerca artistica di Luigi Presicce, acompagnato dal critico di Giacinto Di Pietrantonio. Dopo la magnifica sintesi di Azzurra Immediato siamo passati al confronto con tutti i partecipanti del pubblico.

Diversamente da quanto dicono le religioni, il diavolo potrebbe non essere un’entità malvagia contrapposta al Dio benevolo predicato da santi terreni, bensì colui che separa, la divisione interiore di ogni essere umano, ciò che ci priva dell’integrità, come la calunnia. Infatti l’etimologia della parola deriva dal greco dia=attraverso e ballo=metto. Inoltre, l’opposto del diavolo non è la divinità, bensì il simbolo, dal greco symballo, che deriva dalle radici sym=insieme e ballo=metto. Nell’antica Grecia il simbolo era una tessera che veniva spezzata e dalla quale le parti erano conservate da due città, gruppi sociali o individui, come promessa di unione fraterna.

"Abbiamo imparato che ancora oggi il simbolo è temuto perché unisce e porta a vedere oltre - come dice la critica e giornalista Amalia Di Lanno - e che viviamo nell’era della disgregazione diaballica che non porta al ricongiungimento. Si vuole mantenere questo stato di cose fermo com’è, stantio e ignorante. Il diaballo va trasformato e riunito nel simbolo. Attraverso il costruire, fare insieme, edificare templi virtuosi, non virtuali e nemmeno dogmatici. Dobbiamo essere contadini, muratori, scultori, artisti. La vera Opera siamo noi stessi in opera. Pertanto viva sempre l’arte e il libero pensiero che portano alla vera visione, per chi vuole veramente vedere."

Se vuoi maggiorni informazioni o se vuoi approfondire come si crea valore con l’Art Consulting, contattami.

Scorrendo puoi vedere le immagini del WebinBar, quelle di alcune delle opere di Luigi Presicce trasmesse venerdì sera, una sua potentissima intervista del 2009 rilasciata a Marco Trulli, recuperata grazie alla sempre attentissima Barbara Galati, che ringrazio, e alcuni dei simboli esoterici più famosi e antichi della storia.


#guardachelartetiriguarda

www.francescocascino.com


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imageLuigi Presicce, La vendita delle fanciulle ai mercanti, 2019.
Performance per uno spettatore alla volta, Pelanda (Mattatoio), Roma, fotografia di Monkey VideoLab
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Alcuni dei simboli esoterici più antichi

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