AP è uno degli artisti che amo di più, da sempre. L’ho inserito nel libro che raccontava i migliori 7 artisti romani nel 2007, commisionato dalla Provincia di Roma.
Nato in Sicilia, romano di adozione da moltissimo tempo, è presente nella mia collezione personale da oltre 10 anni, oltre che in quella di molti musei di primo piano e di quasi tutti i miei amici e collezionisti più importanti al mondo.
Vero poeta contemporaneo, laico e lucido come i siciliani ventosi, romantico senza nessuna retorica, AP ha lavorato con me anche a progetti aziendali in cui le imprese hanno voluto rappresentare le loro mission con la forma e i contenuti delle sue opere. Spesso operiamo insieme anche in spazi pubblici e luoghi urbani, essendo la sua arte necessaria e contemporanea; tocca temi scottanti tra spiritualità, essenza e contesti di vita, per cui è perfettamente adeguato all’auspicabile evoluzione delle città d’arte italiane.
Nelle sue opere da collezione esistono diverse forme espressive.
Tra le principali troviamo la cera, il cemento, la pietra modificata dai venti, il cristallo che contiene profumi di cui non sentiremo mai la fragranza, le fotografie di panorami e vulcani su cui interviene in modalità metaforica, a volte anche con coralli e altri materiali organici.
Per esempio trasforma la cera di Roma da simbolo religioso in meravigliose opere astratte, erotiche e sacrali, fondendo le candele che gli amici hanno consumato parzialmente durante le loro cene, bruciandole tra tra affetti e momenti di aggregazione, dando vita a simboli di vera identità e amore che non può più consumarsi. Alchimia e poesia si fondono in un’opera di sintesi materica ed erotica al tatto e Roma o, meglio, la romanità sana e accogliente, si concretizza in un simbolo immaginifico universale di assoluta seduzione.
Con lo stesso intento metaforico e alchemico trasforma il cemento in materia spirituale inserendovi, con un complesso procedimento sperimentale, elementi della natura, dalle foglie alle radici, dalle rose alle piante, per segnalare che possiamo vivere nell’armonia pur con l’evoluzione necessaria della tecnologia, circondandoci di poesia ed eros, stimoli perenni alla crescita e allo scambio con il mondo. Un cemento che protegge, racconta la natura e germoglia esso stesso; mai visto prima.
Si dedica inoltre anche a lavori più concettuali, di cui qui potete vedere una piccola selezione.
Per esempio la boccia di cristallo riempita di profumo di cui non potremo mai sentire l’odore; l’emblema stesso dell’arte. Ti costringe a usare la tua immaginazione per inventare un’ipotesi olfattiva tutta tua, ogni giorno e ogni notte. Non avrai mai quel profumo ma nessuno potrà mai avere il tuo. Per non parlare della sinuosità dei cristalli creati dagli artigiani che sceglie.
AP è un artigiano a sua volta, solo dotato di visione e poesia così potenti da riuscire a farci vedere il vento invisibile sulle pietre che lascia nei luoghi e che torna a prendere solo quando uno specifico vento l’avrà riplasmata, facendoci sognare e immaginare giorni, settimane, mesi e anni in cui eravamo lì e da un’altra parte al contempo. D’altronde il vento porta nel mondo il nostro DNA, anche se noi non lo vediamo...
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