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Riassunto delle puntate precedenti - News Dicembre 2021

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Cosa lasciano di serio le serie? Poco o niente, vero? Un film, un bel film, una storia utile che intercetta i nostri desideri, i nostri sogni o addirittura le nostre storie è tutta un’altra storia. Questo vale anche per l’arte, per tutta l’arte, non solo quella visiva. Il teatro, la danza, la poesia, il cinema sono arti fondamentali, come muovere gli arti e descrivere l’invisibile, toccare con mano le valenze intangibili della vita. La nostra vita. Ogni immagine che non contenga indagine serve a ben poco, e per comprendere cosa ci serva e cosa no bisogna fare esperienza, e ci vuole tempo. Oppure la si può ricevere da chi può darcela, da chi sa darcela, da chi l’ha fatta direttamente ed è capace di condividerla dando vita a quello che prima non c’era: una visione nuova che viene dall’incontro e dalla fusione delle visioni diverse di ognuno degli stakeholders coinvolti.

DAL RETHINKING ALL’ART THINKING - ENEL OPEN POWER

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Allora ho creduto che fosse utile ricostruire gli ultimi 20 anni di progetti realizzati e creare una sezione apposita del mio web site, dove ci sono le cose fatte con le imprese e le istituzioni, quelle profit e quelle no profit, le proiezioni e le intuizioni, le visioni, le previsioni, le collaborazioni, la progettazione e la rigenerazione a matrice Art Thinking, ante litteram e non. Trovi tutto a questo link, just in case.

Qui di seguito invece ti racconto l’ultimo progetto in ordine di tempo, sperando sia utile come esempio e come best practice, anche se siamo solo all’inizio, nella fase seminale voluta da una committenza davvero illuminata e illuminante. In ogni senso.

Ti racconto la magnifica esperienza di questi giorni con ENEL Sustainability.

Su iniziativa di Maria Cristina Papetti - Head of Global Sustainability Infrastructure and Networks di Enel Group - tra il 2020 e il 2021 abbiamo ideato e progettato insieme al suo team alcune giornate di education art thinking oriented indoor e outdoor tra Roma, Milano e Firenze, ma anche in modalità digitale.

Dopo alcuni webinar e alcuni workshop ibridi live & digital, dal 12 al 14 Novembre 2021 ci siamo dedicati tre giorni di Art Walking a Firenze in modalità Art Thinking dove abbiamo visitato mostre di artisti di primissimo piano mondiale, abbiamo tenuto workshop dialogici in aula e abbiamo anche errato e cercato senza meta, disegnando le nostre riflessioni e dando forma ai nostri obiettivi in modalità psicogeografica.

Scoprendo che più cerchi più quadrano i conti.

Abbiamo anche incontrato due tra i massimi artisti viventi dell’intera storia dell’arte, Shirin Neshat e Tomas Saraceno, per parlare di innovazione, reti e arte nei processi. Ci siamo divertiti, commossi, emozionati e in_formati. Tre giorni di anima e corporate.

Dagli artisti migliori, quelli preparati sui sogni e i bisogni antropologici, quelli che esplorano ben oltre la siepe del visibile attraverso segni, simboli e disegni, quelli che restano i osmosi con il mondo intangibile che vive nel cuore delle persone, arrivano informazioni che si trasformano in energia ricetrasmittente utile a prendere e comprendere le verità sotto traccia, le realtà concrete, quelle negate dalle convenzioni e interdette dalle convinzioni. Quelle che i dotati di soli due occhi chiamano astratte e di cui non percepiscono le interrelazioni.

Perché non c’è niente di più utle e concreto dei desideri, dei sogni e dei bisogni. Di questo viviamo e per questo produciamo.

Fidarsi è bene, sfidarsi è meglio. Leggi di più, guarda le immagini.

Gino, una lunga Strada per la cura del mondo

imageAd ottobre 2021, sempre su iniziativa di Maria Cristina Papetti ma stavolta in versione privata, da donna impegnata e sensibile, l’artista Filippo Riniolo ha realizzato un’opera dedicata a Gino Strada, un ritratto che racconta la sacralità della vita a cui il medico ha sacrificato la sua vita, in special modo di quella degli "ultimi" della terra a cui Gino ha dedicato tutte le sue energie e competenze fondando Emergency, l’organizzazione che ha curato gratuitamente oltre 11 milioni di persone nel mondo.

Maria Cristina, che li supporta sin dalla loro fondazione, ha poi regalato l’opera di Filippo ad Emergency, consegnandola personalmente la sera del 12 Ottobre 2021 nelle mani della Presidente Rossella Miccio a Milano, nel perfetto spirito di solidarietà e vicinanza anche culturale che contraddistingue il nostro gruppo di amici e professionisti, il nostro Collectors Club CCCP e, fino alla sua chiusura, anche Arteprima.

Perché le azioni sono fondamentali, ma l’educazione, la scuola, la cultura del vivere e convivere sono alla base dell’evoluzione, e noi lo sappiamo bene. L’arte educa prima, esprime l’inesprimibile e lo dice meglio, sempre in modalità laterale e profonda rispetto alla superficialità delle parole.

Supportali anche tu con le donazioni e il tesseramento annuale. Curano il mondo dal 1994.

Leggi qui, guarda le immagini.

Tratti e ritratti, Natali e natali, Regali e regali

imageInfine, ma non per ultimo, hai già pensato ai regali di Natale?

Perché c’è un Natale regale e c’è un regalo regale che celebra i natali, cosa che il Natale in qualche modo vuole ricordare come simbolo della nascita di uno e di ciascuno. Quindi, a pensarci bene, celebrare i natali è un gesto regale che ritrae l’egoismo di chi ritrae la mano che soccorre, e ritrae la nostra natura dai tratti aperti e non ritratti.

E chi non ha mai sognato di farsi ritrarre da un grande artista?

Qui trovi alcuni esempi di selfie intelligenti e contemporanei.

Una pratica
rinascimentale che oggi assume un senso rilevante se pensiamo allo strapotere dell’immagine e a quanto questa influenzi e invada le nostre vite. È importante quindi evolvere la rappresentazione del sé, farla diventare pratica indagatoria e attiva, generatrice di riflessi e riflessioni, riportarla all’alveo dell’autenticità.

Le opere su committenza degli artisti con cui lavoro non sono dei selfie e nemmeno ritratti barocchi: sono molto più complesse, comprendenti, evolute, contemporanee e, appunto, partecipate.

Sono processi sconvolgenti e coinvolgenti in cui, come dice uno dei miei artisti, "
la condivisione della creazione di un linguaggio espressivo attraverso il confronto tra artista e collezionista è la strada giusta per dare forma a un’opera che abbia una propria identità e una propria grammatica, unica nel suo genere, tanto da riuscire a tradurre non solo la storia del soggetto o dei soggetti presenti nell’opera ma, di più, a far emergere la creatività e la sensibilità che alcune persone non credono di avere e invece hanno a loro volta".

Se sei attratto dal ritratto e vuoi indagare i tuoi tratti scoprendo dove sei aperto e dove ritratto, parliamone. Sai bene come ti tratto.

Buon Natale, in tutte le sue varianti.

Francesco
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