Che gusto c’è: nutrimento, identità, relazione (22 Maggio 2019)

Oggi si chiama PIATTI CHIARI AMICIZIA LUNGA

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Perchè, come, chi

Cibo come nutrimento metaforico, relazione come misura e rapporto umano, gioco come poesia emersiva e divARTImento sono gli ingredienti di uno dei format originali di Arteprima Progetti (oggi Art Thinking Project ETS) che chiamavamo CHE GUSTO C’È e che oggi si chiama PIATTI CHIARI AMICIZIA LUNGA.

Una di queste operAzioni andata in scena la sera del 22 Maggio 2019 a Roma, alla Taverna Volpetti, ristorante di ricerca e tradizione nel quartiere Testaccio.

Il Concept

Questa idea
originale indaga e trasforma i concetti di arte e di cena al ristorante e li fa diventare dispositivi di riscoperta, rilettura ed esperienza inedita delle relazioni interpersonali. Un esperimento di socialità che ripensa la cena fuori ridefinendola come un momento di incontro, stupore ed esperienza conoscitiva.
La qualità del cibo è sì importante, ma non è l’obiettivo della serata; fine dei masterchef. I veri bisogni primari sono l’incontro, la conoscenza, la sorpresa, l’emozione dell’imprevisto, la propria identità.

Il Format
Gli invitati arrivano al ristorante (o nel luogo), li accogliamo con artista, organizzatori e curatore/curatori e, per prima cosa, gli appuntiamo sul petto il proprio nome di battesimo. Poi gli raccontiamo una favola sul cibo: un dispositivo dialettico che li fa cominciare a sognare. Tra curiosità, leggerezza, poesia e divertimento, i partecipanti, dopo un breve aperitivo libero, in cui gli sguardi si incrociano e le empatie istintive prendono la forma del non ancora detto, sono invitati a offrire la cena a uno degli sconosciuti presenti, ordinando anche le pietanze, usando quindi solo l’istinto per capire i loro
gusti eventuali.

Il cibo viene usato come leva per far nascere nuove relazioni, compiendo un gioco ricco di profonda leggerezza, condivisione, socialità e identità. Le persone hanno il nome sul petto e ogni tavolo è numerato: è facile indicare al personale di sala a chi è destinata la cena.

La sera del 22 Maggio 2019

imageVerso le 20,30 ci sediamo a tavola, ognuno con chi vuole; ovviamente molte comitive provano a sedersi con i loro amici, noi però diamo un’indicazione precisa: provate a stare con gli sconosciuti e leggete il nome di chi NON SIEDE AL VOSTRO TAVOLO ma vi ispira quel certo nonsochè e scegliete la LORO cena sulla base di semplici sensazioni.

Si torna all’istinto, al sentire, all’empatia che comanda.

Ricordatevi però che il conto di quello sconosciuto lo pagate voi: nasce la responsabilità istintuale.

La chicca finale, quella che crea memoria fisica, oltre quella immateriale ma indelebile di una serata magica: a fine cena ognuno ha disegnato "la sua serata" sulla propria tovaglietta di carta, realizzata apposta con il nostro logo (che può essere quello di chiunque), l’ha fotografata, ce l’ha mandata e noi ne abbiamo fatto un collage fotografico mentre i partecipanti si sono portati a casa il loro souvenir d’esperienza.

Una serata davvero nutriente.

Mission

imageLo sguardo torna protagonista. La mente ragiona per immagini, suoni, tatto, gusto e profumi, e questi elementi ci hanno guidato per millenni; ora noi li riportiamo nella vita pratica. Si aprono mondi imprevedibili e divertenti. Il mistero è una delle spinte primarie che ci fa uscire di casa, il fascino della sorpresa, del viaggio inaspettato, dell’enigma.

La sala diventa così metafora del nostro universo, un microcosmo in cui diamo nuovo senso alle cose che ce l’hanno davvero. Niente più Masterchef, solo cibo e nutrimento autentico, erotico, innovativo.

Niente più apparire, solo essere sé stessi e interagire con gli altri in quanto tali, a viso scoperto. Nuove prassi e nuove pratiche emergono da questo gioco educativo che si può ripetere e applicare a ogni luogo di aggregazione: sviluppo identitario, scoperta, armonizzazione dell’ego individuale in IO collettivo, divertimento intelligente, seduzione dell’acquisto.

Guardate le foto, anche loro generano una certa percezione di come può essere andata.

Per info contattatemi qui.
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