Questo non è un Curriculum
Esiste una differenza sostanziale tra curriculum e track record. Il Curriculum ce l’hanno tutti. Spesso mancano il come e il perché hai fatto quello che hai fatto, gli obiettivi centrati e i risultati ottenuti. Il track record, letteralmente "comprovata esperienza", racconta di come l’hai fatto, quali benefici hai prodotto, quanti e quali vantaggi hai distribuito, quanto e cosa hai "indovinato", previsto, compreso e indicato come via da seguire. E quindi ti dice come fai le cose che fai.

Il track record non riguarda il passato ma il bagaglio di visioni messe alla prova, strade percorse, angoli bui illuminati, competenze, successi, valori creati e territori inediti esplorati che sono utili a garantire qualità di analisi e progettazione al presente per prevedere il futuro riducendo i rischi al minimo. Ti dice anche di come ti sei assunto la responsabilità di rischiare e selezionare in un marasma assoluto e mondiale di offerte, strilloni e presunte occasioni imperdibili. Ti dice se hai scelto di vedere e prevedere risultati positivi prima che avessero luogo e prendessero forma. Non stiamo parlando solo di economia.

Le scelte di qualità, in arte come in ogni cosa, non portano solo risultati economici ma soprattutto valore estetico e culturale permanente per chi le compra e ci convive. Le due cose coincidono. Un’opera che ti parla per sempre è un ottimo investimento emotivo, ma bisogna saper distinguere arte di qualità da semplice suggestione effimera. Gli errori ci sono stati ma ovviamente ho evitato di scriverne (scherzo).
